Carlo
Colombano Sant’Isidoro è un paese di quattrocento anime dove non succede mai nulla. Nei primi anni Sessanta vi arriva Carmelina, sposata a uno sconosciuto per fuggire dalla miseria e finita in casa di Teresa, la suocera, che governa la famiglia come un monarca assoluto.
Cos’hanno in comune una maestra elementare, una contabile sgraziata e un’artista di buona famiglia? Neppure nel paese di Folasca si sa del loro sodalizio che sarà scoperto solo molti anni dopo quando la figlioccia di una di loro, Emilia, eredita la casa di zia Olimpia e si accinge a riordinarla prima di metterla in vendita. Saltano fuori a quel punto una serie di elementi apparentemente non collegati tra loro: pagine di conti compilati con precisione meticolosa, un armadio di biancheria senza le iniziali ricamate, vecchi documenti di un ospedale, la fotografia di tre signore su una terrazza affacciata sul mare, una vicina di casa impicciona e un’altra che appena si intravede dietro la tendina scostata, un ragazzo che cammina senza sosta per il paese, agitato da misteriosi pensieri. Pian piano il quadro si definisce ed emerge una storia di giovani donne alla ricerca di una libertà non urlata, ma vissuta con le incertezze e le pastoie ancora presenti negli anni Sessanta. Amiche pronte a sostenersi a vicenda, in caso di necessità, e discrete fino all’inverosimile “al punto che, se Don Giustino le avesse interrogate, non avrebbero saputo dirgli quando, come, con chi”.
Premi
Vincitore del 2° premio al Concorso Internazionale di Narrativa “La Locanda del Doge” (Lendinara) – 2017
Vincitore del 2° premio al Concorso Internazionale “Giovanni Descalzo” (Sestri Levante) – 2018
Recensioni
Debora
Un romanzo semplicemente stupendo. Ben scritto, ben raccontato con meravigliosi personaggi femminili che attraverso una scrittura delicata ci raccontano la loro storia, fatta di emancipazione, amicizia e solidarietà femminile. È una storia di tre donne forti in un’epoca in cui le donne dovevano essere miti e sottomesse, che riescono a mantenere il segreto della loro piccola emancipazione, nata in un contesto provinciale e pettegolo, fino ai giorni nostri. Un libro che si legge tutto d’un fiato. Consigliatissimo.
Mauri S.
Che sorpresa! Un vero gioiellino non si riesce a staccare e non è un “giallo”. Si porteranno nel cuore le storie di queste donne costrette a nascondere la loro emancipazione, i loro dolori, la voglia di vita in un epoca in cui nulla era concesso alle donne. Ma in fondo ci sono stati cambiamenti sostanziali? L’ex compagna di scuola della protagonista, pettegola e chiacchierona, è lì per dirci che, come sempre, la peggior nemica della donna è la donna. DA LEGGERE !!!
L’autrice trasporta il lettore in un passato elegiaco, facendogli assaporare i costumi e i profumi. Complice una pianta di glicine e una casetta impregnata di antichi sapori.
Un libro davvero stupendo. Porgo di cuore i complimenti alla scrittrice, che ha creato un ottimo romanzo.
Un libro che consiglio con tutto il cuore. Mi ha piacevolmente catturata, il fiorire di legami di solidarietà. Veri e propri messaggi di affetto e di condivisione.